Guardo fuori dal finestrino. Come ogni mattina. Guardo le case, guardo gli alberi, guardo le persone per strada, quando attraversiamo i paesi, o sui binari in attesa, in quelle stazioni che potrei recitare a memoria. Il treno è pieno. Andiamo tutti nella stessa direzione. E stasera, faremo il viaggio al contrario. Domani, uguale. Non c’è un orizzonte da raggiungere. Non c’è una terra nuova. Non c’è niente che non sappiamo già. Niente che possa sorprenderci. Questi non sono treni che vanno lontano. Che ci portano via. Per un mese. Un anno. Oppure per sempre. Noi non partiamo mai veramente. È solo una messinscena. Non abbiamo gli occhi di quelli che partono. Non c’è la nostalgia di ciò che lasciamo. Né la speranza per ciò che troveremo. Noi andiamo e torniamo. Siamo uomini e donne a breve percorrenza. Pendolari.
Traindogs 542 | Pendolari |
Fabio Palombo
Le immagini qui raccolte accolgono lo sguardo poetico con cui da sempre Mario La Fortezza conduce la propria ricerca artistica. Attimi che si congelano portando in sé la lievità di uno sguardo fanciullesco capace di stupirsi nell’osservare il mondo attraverso un vetro battuto dalla pioggia che cade.
Cresciuto il bambino ora il vetro è una lente e le gocce di pioggia si trasformano in gocce di luce.
Il mondo si astrae fino a divenire un’immagine di colore sofisticata, filtrata dalle straordinarie capacità artigianali di questo fotografo amante della natura e di un tipo di ricerca che da tecnologica si fa spirituale.
La manipolazione dei supporti e l’intervento manuale in fase di stampa diventano un passaggio imprescindibile in questo tipo di realizzazioni, trasformando ogni esemplare in un pezzo unico.
Francesca CARAFFINI