La prima volta
non fu quando ci spogliammo
ma qualche giorno prima,
mentre parlavi
sotto un albero.
Sentivo zone lontane del mio corpo
che tornavano a casa
Franco Arminio
ALBERO
l’esplosione lentissima
di un seme
Bruno Munari
Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa.
Il secondo momento migliore è adesso.
Confucio
Gli alberi sono le colonne del mondo, quando gli ultimi alberi saranno stati tagliati, il cielo cadrà sopra di noi.
Detto dei nativi americani
Gli alberi sono lo sforzo infinito della terra per parlare al cielo in ascolto.
Rabindranath Tagore
Ci sono betulle che di notte levano le loro radici, e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni.
Alda Merini
“Gli alberi sono sempre stati per me i più persuasivi predicatori. Io li adoro quando stanno in popolazioni e famiglie, nei boschi e nei boschetti. E ancora di più li adoro quando stanno isolati. Sono come uomini solitari. Non come eremiti che se la sono svignata per qualche debolezza, ma come grandi uomini soli, come Beethoven e Nietzsche. Tra le loro fronde stormisce il vento, le loro radici riposano nell’infinito; ma essi non vi si smarriscono, bensì mirano, con tutte le loro forze vitali, a un’unica cosa: realizzare la legge che in loro stessi è insita, costruire la propria forma, rappresentare se stessi. Nulla è più sacro, nulla è più esemplare di un albero bello e robusto. […]
Tra le fronde degli alberi stormisce il mondo, le loro radici affondano nell’infinito; tuttavia non si perdono in esso, ma perseguono con tutta la loro forza vitale un unico scopo: realizzare la legge che è insita in loro, portare alla perfezione la propria forma, rappresentare se stessi. Niente è più sacro e più esemplare di un albero bello e forte.
Gli alberi sono santuari. Chi sa parlare con loro, chi li sa ascoltare, conosce la verità. Essi non predicano dottrine e precetti, predicano, incuranti del singolo, la legge primigenia della vita.
Hermann Hesse
“Per tirar via l’anidride carbonica dall’atmosfera, causa del riscaldamento globale, dobbiamo usare l’unica macchina in grado di assorbirla: gli alberi. Ne servono 1000 miliardi e non è un numero iperbolico; a noi italiani ne spetterebbero due miliardi e se soltanto utilizzassimo le terre abbandonate dall’agricoltura potremmo piantarne addirittura 6 miliardi. Questo ci permetterebbe di ridurre di 2/3 il surplus di anidride carbonica e benché sia la reale soluzione, nessuno ne parla perché piantare alberi seppur molto economico, non muove denaro. Non c’è interesse politico perché piantare oggi un albero vuol dire aspettare venti anni per vedere i risultati. È una soluzione semplice, facile, elegante, che non richiede modifiche sostanziali del nostro sistema economico, che sarebbe iper positiva ma utopica, anche perché non abbiamo più tempo. L’unica cosa che possiamo fare e che riabiliterebbe l’intelligenza umana è piantare alberi.”
Stefano Mancuso – neuro biologo
“ FOTOSCULTURA – Roberto Mutti (2000)
Nella fotografia nulla è definitivo: la ricerca sembra una costante connaturata alla natura stessa del mezzo fin dagli esordi quando diversi inventori seguivano strade differenti e parallele per giungere allo stesso risultato. Dagherrotipo, callotipia, collodio, ferrotipia sono solo alcuni dei nomi più noti, un tempo sinonimi di fotografia ed oggi relegati nel grande archivio della storia. Ma anche il mondo contemporaneo ha realizzato scoperte sensazionali a partire dal procedimento a colori per approdare all’ologramma, alla fotografia a sviluppo immediato e, infine, a quella digitale. […] [/one_third]